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Pensioni Inps 2023: i requisiti non cambieranno, sempre alla stessa età si potrà andare

Le informazioni aggiornate sulle pensioni Inps 2023: i requisiti non cambieranno, sempre alla stessa età si potrà andare in pensione. Ecco cosa bisogna sapere.

Sono appena uscite le notizie aggiornate sui requisiti per andare in pensione. Periodicamente, infatti, l’Inps comunica l’aggiornamento dell’età pensionabile, adeguata alla speranza di vita.

L’ultima circolare, pubblicata in questi giorni dall’Istituto di previdenza, riguarda l’adeguamento dell’età pensionabile alla speranza di vita per il biennio 2023-2024. L’adeguamento si applicherà alle pensioni Inps 2023, a partire dal 1° gennaio del prossimo anno.

L’Istituto di previdenza ha lasciato invariata l’età pensionabile, per la pensione di vecchiaia. Nell’ultimo biennio, infatti, secondo i dati Istat la speranza di vita è scesa a 65 anni, per effetto della pandemia di Coronavirus. Di seguito tutte le informazioni in dettaglio.

Pensioni Inps 2023: i requisiti dell’età non cambieranno

Dal 1° gennaio 2023 e per il biennio 2023-2024 si andrà in pensione sempre a 67 anni, per la pensione di vecchiaia. Lo stabilisce una circolare dell’Inps. L’istituto di previdenza ha deciso di non modificare il requisito dell’età pensionabile, nell’adeguamento alla speranza di vita, poiché la speranza di vita si sia ridotta a 65 anni, come riporta l’Istat.

Una riduzione causata dal Covid-19 nel 2020, ma che comunque è di soli tre mesi rispetto al dato precedente. Per questo l’Inps deve aver ritenuto di non modificare il requisito dell’età pensionabile.

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Dunque, per accedere alla pensione di vecchiaia sarà necessario aver compiuto 67 anni, mentre per quella anticipata rimangono fermi i requisiti di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e di 41 anni e 10 mesi di mesi per le donne.

La circolare Inps è del 18 febbraio 2022 n.28 ed è stata pubblicata sul sito web dell’ente il 21 febbraio. È stata emessa sulla base del decreto del Ministero dell’Economia e di quello del Lavoro e delle politiche sociali del 27 ottobre 2021. È questo decreto che riporta il dato Istat sulla speranza di vita a 65 anni che a causa della pandemia si è ridotta nel 2020 di tre mesi.

Poiché non è stato previsto alcun cambiamento per il prossimo biennio 2023-2024, i requisiti per andare pensione potranno cambiare dal 1° gennaio 2025 per la pensione di vecchiaia e dal 2027 per quella anticipata.

Nella circolare si legge che “fermo restando l’adeguamento alla speranza di vita già applicato dal 1° gennaio 2021 per effetto del decreto 5 novembre 2019, che non ha previsto alcun incremento… a decorrere dal 1° gennaio 2023, in attuazione di quanto previsto dal decreto 27 ottobre 2021, i requisiti pensionistici non sono ulteriormente incrementati“.

Per i lavoratori che hanno svolto una o più delle attività considerate gravose o che siano stati addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, per il periodo previsto dalla legge, e che siano in possesso di un’anzianità contributiva pari ad almeno 30 anni, il requisito anagrafico per l’accesso alla pensione di vecchiaia è fissato anche per il biennio 2023/2024 al raggiungimento dei 66 anni e 7 mesi.

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Riguardo ai soggetti il cui primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996, il requisito anagrafico per l’accesso alla pensione di vecchiaia, con un’anzianità contributiva minima effettiva di cinque anni, si perfeziona, anche nel biennio 2023/2024, al raggiungimento dei 71 anni.

Per ulteriori informazioni, rimandiamo alla circolare Inps: https://servizi2.inps.it/servizi/CircMessStd/VisualizzaDoc.aspx?tipologia=circmess&idunivoco=13727

Valeria B

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