Bonus 100 euro, ex bonus Renzi: chi può beneficiarne

Valeria B

Influencer - Esperti

Cosa bisogna sapere sul Bonus 100 euro, ex bonus Renzi chi può beneficiarne. Tutte le informazioni utili.

Come sappiamo, il Bonus 100 euro, conosciuto anche come ex Bonus Renzi, è stato abolito dal 1° gennaio 2022. Il bonus è stato accorpato ad altre e nuove detrazioni. Mentre è rimasto per i redditi più bassi, ad alcune condizioni.

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Possono continuare a percepire il Bonus mensile di 100 euro o trattamento integrativo coloro che percepiscono un reddito da lavoro dipendente, e redditi assimilati, inferiore a 15.000 euro. In alcuni casi hanno diritto ai 100 euro anche i redditi compresi tra i 15.000 e i 28.000 euro.

L’Agenzia delle Entrate ha comunicato alcuni chiarimenti sul riconoscimento del Bonus 100 euro. Le spiegazioni sono contenute in una circolare del 18 febbraio 2022 n. 4. Ecco tutto quello che bisogna sapere.

Bonus 100 euro, ex bonus Renzi: chi può beneficiarne

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Il Bonus 100 euro è un credito dell’imposta sul reddito IRPEF, introdotto nel 2015 dal governo Renzi. È diventato trattamento integrativo per il taglio al cuneo fiscale da metà 2020. Poi, con la legge di Bilancio 2022 è stato assorbito da nuove detrazioni IRPEF sui redditi da lavoro.

I 100 euro mensili saranno ancora riconosciuti ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 15.000 euro all’anno. Spetteranno anche a chi percepisce un reddito tra 15.000 euro e 28.000 euro, al massimo, nel caso in cui dalle nuove aliquote e detrazioni fiscali risulti una situazione svantaggiosa per i contribuente.

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La circolare dell’Agenzia delle Entrate, n.4 del 18 febbraio, precisa che i redditi tra 15.000 e 28.000 euro hanno diritto al bonus 100 euro nel caso in cui la somma di determinate detrazioni sia di ammontare superiore all’imposta lorda dovuta.

Le detrazioni indicate sono: per carichi di famiglia, per reddito da lavoro dipendente e assimilati, per interessi passivi su prestiti o mutui contratti entro il 2021, per le rate relative alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 riferite a spese sanitarie, interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, nonché a detrazioni previste da altre disposizioni normative.

In questo caso, il trattamento integrativo è riconosciuto per un ammontare, comunque
non superiore a 1.200 euro annui, determinato in misura pari alla differenza tra la somma delle detrazioni elencate e l’imposta lorda.

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Ulteriori informazioni sulla circolare dell’Agenzia delle Entrate: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/4169770/Circolare+n.+4+del+18+febbraio+2022.pdf/a83fd984-2bc3-39a9-1e09-79e9a870d401

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