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Acido citrico per pulire e negli alimenti, quali sono le differenze!

Esiste una netta differenza fra l’acido citrico usato per disinfettare il cibo e quello impiegato per le varie faccende domestiche? Ecco di che si tratta!

L’acido citrico è un prodotto naturale presente negli agrumi come il limone, le arance, il lime o il pompelmo. È definito anche un additivo naturale, infatti è presente in moltissimi prodotti per la casa o alimenti bio.

Di solito lo si trova in commercio sotto forma di polvere, esso è inodore e può essere diluito facilmente in acqua. Può essere acquistato in svariati negozi di agraria, enoteche, ma anche online.

Inoltre molte persone lo utilizzano come sostituto a quelle sostanze inquinanti e pericolose sia per l’ambiente che per l’uomo. Esso è impiegato in svariati modi non solo per cucina ma anche per svolgere innumerevoli lavori in casa e non solo.

LEGGI ANCHE: Usi dell’acido citrico: dalle pulizie di casa al benessere dei capelli

Come viene utilizzato l’acido citrico e che differenza c’è con quello della cucina!

L’acido citrico venduto in commercio viene impiagato in svariati modi: come sciogli calcare, per neutralizzare il bucato da germi e batteri, come disgorgante, in lavatrice per fissare i colori o come deodorante, balsamo per capelli o tonico viso.

Secondo vari studi pare che esso sia migliore dell’aceto, visto che quest’ultimo contiene acido acetico. I vari studi di biodegradabilità affermano che quello citrico sia migliore visto che l’aceto possiede un alta percentuale di inquinamento.

Inoltre per pulire casa ne occorre pochissimo, mentre per disgorgare ed effettuare le varie faccende di casa con l’aceto si va a consumare maggiori bottiglie, quindi più plastica e vetro da smaltire.

L’aceto è anche aggressivo, può provocare irritazioni, dermatiti e possiede un odore molto forte rispetto all’acido citrico. Quest’ultimo è molto vantaggioso, economico, ecosostenibile, ecologico e facile da utilizzare.

L’acido citrico non ha differenze ne per gli ambienti, le superfici o per gli alimenti. Ovviamente si consiglia di utilizzare dei guanti, evitate il contatto diretto con le mani, con gli occhi e si sconsiglia di utilizzarlo su legno, vari tipi di pietra, marmo o a contatto con varie sostanze acide.

LEGGI ANCHE: Come fare un anticalcare naturale in casa: dall’aceto al bicarbonato

Sonia

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