Salute e Benessere

Addio ansia e dolore grazie alla realtà virtuale: la nuova scoperta scientifica

La realtà virtuale può essere un nuovo e innovativo rimedio per ansia e dolore.

É incredibile pensare a quanto la scienza sia andata avanti negli ultimi anni. Quando è nato il primo computer, nessuno avrebbe pensato a quanto questa nuova tecnologia avrebbe cambiato le vostre vite da quel momento in avanti. Infatti ad oggi, nascono nuove idee e tecnologie tutti i giorni e tra queste c’è n’è una che ha cambiato il modo di rapportarsi all’ansia e al dolore: la realtà virtuale.

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Che cos’è e come funziona la realtà virtuale?

Per realtà virtuale si intende un distaccamento temporaneo dalla realtà grazie ad una grande immersione data dai visori VR. Questi macchinari non sono altro che dei visori dotati di uno schermo, da indossare come fossero un casco.

Lo schermo del visore VR mostra un mondo artificiale creato al PC, come un videogioco. Grazie al giroscopio presente nel visore, quando si gira la testa verso una direzione, anche la visione segue questo movimento, aumentando così l’immersione e l’immedesimazione.

Questa tecnologia però non è utile solo nei videogiochi, infatti può essere usata per molti scopi come: poter visitare dei luoghi di interesse, assistere a mostre d’arte, guardare un concerto come se si fosse tra il pubblico, esercitarsi in alcune professioni e così via. Ma a quanto pare la realtà virtuale può essere utilizzata anche come aiuto in ambito medico e assistenziale.

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Come può aiutare a diminuire ansia e dolore?

Non è la prima volta che si parla di realtà virtuale come un aiuto a superare l’ansia e il dolore per alcune operazioni. Infatti tempo fa, è stata utilizzata per aiutare i bambini a superare la paura delle punture effettuate per somministrare farmaci o eseguire prelievi, grazie ad un gioco interattivo.

Questa volta però, secondo, uno studio pubblicato su JAMA Network Open, la realtà virtuale è stata un ottimo aiuto per affrontare e gestire ansia e dolore nei bambini che dovevano subite l’inserimento di un catetere endovenoso.

Infatti questa procedura solitamente destabilizza i bambini, che possono iniziare a piangere, urlare e muoversi rendendo tutto più complicato. Inoltre se i pazienti non sono rilassati, la probabilità che si irrigidiscono aumenta, portando a una maggiore difficoltà di esecuzione con maggiore dolore e ansia.

Ma utilizzando questa tecnologia, i bambini non si accorgono quasi di nulla, riuscendo a fare tutto in modo più semplice senza ansia, stress e con una maggiore collaborazione dei piccoli pazienti. Questo è un grande passo avanti per la scienza, poiché questo tipo di esperienza può essere traumatica per i bambini più sensibili. Inoltre potrebbe aiutare anche in caso di patologie croniche, rendendo la routine medica più tranquilla, piacevole e soddisfacente.

Sonia

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