I nostri occhi non sono in grado di vederlo, ecco cosa si nasconde dietro un cielo blu

Molti di voi si saranno chiesti almeno una volta nella vita perché il cielo di notte è blu scuro. La risposta, anche se può sembrare, è meno banale di quel che si pensi. Di seguito vi forniamo una spiegazione dettagliata di questo interessante fenomeno in astronomia.

Sarà capitato spesso di chiedervi, guardando un cielo blu notturno, il perché del suo colore scuro.

Nella maggior parte dei casi, la risposta più semplice al quesito sul perché il cielo di notte è scuro, è che il sole ad una certa ora tramonta facendo calare l’oscurità.

Anche se la spiegazione può sembrare banale, in realtà, il fenomeno dipende da un principio molto importante in astronomia.

A tal proposito, di seguito vi forniamo una risposta completa a questo quesito che si ricollega alle teorie degli scienziati Isaac Newton, Edwin Hubble e Heinrich Wilhelm Olbers.

Perché il cielo di notte è di colore scuro?

Newton aveva immaginato l’universo come infinito e quindi costituito da una quantità indefinita di stelle. Stando a questa teoria, da tali stelle sarebbe dovuta scaturire una quantità di luce necessaria ad illuminare l’intero universo.

In realtà, questa teoria è errata e a dimostrarlo fu Heinrich Wilhelm Olbers che elaborò una teoria matematica secondo la quale anche in presenza di un universo finito, le stelle avrebbero dovuto illuminarlo.

Nel 1929, Edwin Hubble elaboro il principio secondo cui le galassie tendevano ad espandersi proporzionalmente alla distanza.

Sulla base di questa teoria, detta dell’espansione dell’universo, tale fenomeno è in grado di rendere la luce emessa dalle galassie di stelle non percepibile ad uno occhio umano.

In poche parole, dunque, per rispondere la quesito inziale, il cielo di notte è scuro perché la vista umana non è in grado di percepire la luce emesse a determinate lunghezze d’onda.

In realtà, quindi l’universo sarebbe illuminato ma non siamo in grado di vederlo.

Sabrina