Salute e Benessere

Vaccino anti-Covid: le categorie esenti per motivi di salute

Vaccino anti-Covid: le categorie esenti per motivi di salute. Cosa bisogna sapere.

Sappiamo che la vaccinazione anti Covid-19 è fondamentale per proteggersi dalle conseguenze più gravi della malattia ma in buona parte anche dall’infezione. Per questo è importante che più persone possibili si vaccinino.

Non tutte le persone, però, possono vaccinarsi, a causa del loro stato di salute. Oppure non possono completare la vaccinazione con la seconda dose a causa di una reazione allergica grave dopo la prima. Queste categorie dunque sono esentate dalla vaccinazione e anche dall’obbligo di Green pass.

Il Ministero della Salute ha pubblicato una circolare in cui sono indicate le categorie esenti. Ecco tutto quello che bisogna sapere.

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Vaccino anti-Covid: le categorie esenti per motivi di salute

Con la circolare del 4 agosto 2021, “Certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti-COVID-19”, il Ministero della Salute ha indicato le categorie di persone che per condizioni di salute possono o devono evitare la vaccinazione anti-Covid-19. Si tratta delle categorie esenti che saranno esentate anche dall’obbligo di Green pass.

La circolare, come si legge nel testo, è stata emanata appositamente per consentire l’accesso ai servizi e alle attività per cui è richiesto il Green pass a quei soggetti che per condizione medica non possono ricevere o completare la vaccinazione, che è necessaria per ottenere la Certificazione verde Covid.

A questi soggetti sarà rilasciata una certificazione di esenzione alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2, in formato cartaceo e con validità fino al 30 settembre 2021. La durata della validità sarà aggiornata quando sarà operativo il sistema nazionale per l’emissione digitale della certificazione. Fino al 30 settembre saranno validi i certificati di esclusione vaccinale già emessi dai Servizi Sanitari Regionali.

La certificazione di esenzione alla vaccinazione è rilasciata quando la somministrazione del vaccino venga omessa o differita per la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, che la controindichino in maniera permanente o temporanea. La certificazione viene rilasciata gratuitamente dai medici vaccinatori dei Servizi vaccinali delle Aziende ed Enti dei Servizi Sanitari Regionali o dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta dell’assistito che operano nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-SARS-CoV-2 nazionale.

La vaccinazione può essere evitata per controindicazione o per precauzione. Nel caso della controindicazione è presente un condizione nel ricevente il vaccino che aumenta il rischio di gravi reazioni avverse. In questo caso il rischio è maggiore dei benefici della vaccinazione. La precauzione è una condizione nel ricevente che può aumentare il rischio di gravi reazioni avverse o che può compromettere la capacità del vaccino di indurre un’adeguata risposta immunitaria.

Controindicazioni e precauzioni alla vaccinazione

La prima controindicazione alla vaccinazione anti-Covid è la ipersensibilità al principio attivo o agli eccipienti dei diversi vaccini.

Nel vaccino di AstraZeneca una controindicazione specifica è la sindrome trombotica
associata a trombocitopenia dopo la vaccinazione con la prima dose. Sempre in questo vaccino e in quello di Johnson&Johnson un’altra controindicazione è la manifestazione di episodi di sindrome da perdita capillare.

Una importante causa di esenzione è una razione allergica grave dopo una dose di vaccino o a qualsiasi componente del vaccino.

La gravidanza non è una controindicazione alla vaccinazione contro il Covid-19, tuttavia può essere rimandata dopo valutazione medica. In questo caso alla donna sarà rilasciata la certificazione di esenzione temporanea alla vaccinazione.

In casi molto rari è stata segnalata la sindrome di GuillainBarré dopo la vaccinazione con AstraZeneca. Nel caso in cui sia insorta entro 6 settimane dalla somministrazione
del vaccino, senza altra causa riconducibile, è consigliabile non somministrare per la seconda dose lo stesso tipo di vaccino e valutare l’utilizzo di un vaccino diverso per completare l’immunizzazione.

Rari casi di miocardite e pericardite sono stati osservati dopo la vaccinazione con la prima dose di vaccini mRNA. Solo dopo una consulenza cardiologica e la valutazione del rapporto tra rischi e benefici si può decidere se procedere con la seconda dose, eventualmente di un altro vaccino.

Queste cause di esenzione non sono esaustive, come precisa la circolare.

Per ulteriori informazioni: www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2021&codLeg=82047&parte=1%20&serie=null

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Valeria B

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