Assegno unico per figlio: gli importi per Isee

Valentina

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Ecco come si possono presentare le domande per l’assegno per i figli minori destinato a lavoratori autonomi e disoccupati. 

Dal 1 luglio sarà possibile presentare la domanda per ottenere l’assegno temporaneo per i figli minori. Potranno fare richiesta i nuclei familiari che non percepiscono gli ANF, assegni al nucleo familiare e sia i lavoratori autonomi e sia i disoccupati, sempre che rientrino nei requisisti fissati per legge.

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Assegno unico per figlio: gli importi per Isee

L’assegno verrà erogato dall’Inps alle famiglie nelle quali c’è un minore di 18 anni, includendo i figli minori adottati o in affido. Il presentatore dovrà essere residente in Italia da almeno due anni, anche non consecutivi, o in alternativa si dovrà essere in possesso di un contratto di lavoro indeterminato o determinato di durata di almeno di sei mesi.


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Ne avranno diritto i nuclei fino a 50mila euro di Isee ed in base al valore si avrà un determinato importo:

  • Isee fino a 7mila euro: assegno di 167.5 euro per ogni figlio in caso di nuclei con uno o due figli, 217.8 euro nel caso ci siano tre figli in su;
  • Isee 10mila euro: assegno di 135.10 euro;
  • Isee 12mila euro: assegno di 114.10 euro;
  • Isee 15mila euro: assegno di 83.50 euro;
  • Isee 20mila euro: assegno di 72.80 euro;
  • Isee 25mila euro: assegno di 51.30 euro;
  • Isee 30mila euro: assegno di 51.30 euro;
  • Isee 35mila euro: assegno di 40.50 euro;
  • Isee 40mila euro: assegno di 30.00 euro;
  • Isee 45mila euro: assegno di 30.00 euro;
  • Sopra i 50mila non c’è nessun assegno.

Gli importi sono maggiorati di 50 euro per ciascun figlio minore disabile.


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Come detto la domanda va presentata dal 1 luglio 2021 e si avrà tempo fino a 31 dicembre 2021. Per inoltrarla basta andare sul sito dell’Inps, dopo aver effettuato l’accesso con lo Spid o con il Pin personale. Tenere a portata di mano il codice fiscale e l’Iban sul quale si vorrà l’accredito dell’assegno. Chi non sa come procedere con la domanda telematica può rivolgersi ai patronati.

Inoltre, anche i cittadini di uno Stato non appartenente all’Unione europea, ma in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale possono fare richiesta. Una novità importante è che l’assegno vale anche per i possessori di partita IVA.

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