Perdite vaginali marroni: le cause più diffuse

Sabrina

Salute e Benessere

Le perdite vaginali marroni possono esse dovute ad una serie numerosa di cause. Scopriamo insieme quali sono le più comuni e come comportarsi.

A volte, può capitare di avere delle perdite vaginali marroni che non coincidono con le mestruazioni. In questo caso, il fenomeno prendere il nome di spotting e può avere diverse cause.

Di seguito vi sveliamo quali sono le più comuni.

Perdite vaginali marroni: quali sono le cause

Prima di procedere con l’analisi delle possibili cause, si consiglia di recarsi dal proprio ginecologo in modo da avere una diagnosi precisa sul perchè di questo fenomeno.

Detto ciò, le perdite in esame possono verificarsi, ad esempio, prima del ciclo mestruale. Solitamente, le cause sono:

  • stress;
  • tensione e stanchezza;
  • pillola anticoncezionale.

In riferimento a quest’ultimo caso, questo tipo di pillole presentano un dosaggio ormonale che può dare spotting fino a quando il nostro corpo non si adatta.

Tuttavia, le perdite marroni possono verificarsi anche dopo il ciclo mestruale e in questo caso il colore è da imputare al tempo che trascorre nell’utero. Si tratta, in poche parole, di un meccanismo messo in atto dal corpo per ripulirsi.

Il fenomeno in esame può accadere anche nelle fasi iniziali di una gravidanza quando cioè, l’embrione si sta impiantando nell’utero materno.

Ci sono casi, però, in cui tali perdite sono una minaccia d’aborto o il segnale di un distacco di placenta.

Tra le cause ci può essere anche l’attività sessuale, in particolar modo se si soffre di secchezza vaginale che può rendere il rapporto piuttosto doloroso.

In tal caso, però va detto che tali perdite possono essere anche il segnale di patologie più gravi quali, ad esempio, l’HPV. In questo caso, è bene contattare il proprio ginecologo di fiducia che saprà attuare una diagnosi precisa. E’ importante intervenire tempestivamente per intervenire in maniera efficace ed arrivare ad una risoluzione positiva.

Perdite vaginali marroni: le cause più diffuse

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