Cosa fare in caso di shock anafilattico? Ecco le indicazioni più utili

Valentina U.

Salute e Benessere

Lo shock anafilattico rappresenta un’urgenza medica, che si verifica molto frequentemente. Vediamo come gestire questa evenienza.

Chiunque abbia fatto esperienza dello shock anafilattico, sa bene quanto possa mettere in allarme le persone. Si tratta infatti di una reazione allergica di estrema gravità.

Questa reazione colpisce l’organismo nella sua interezza, coinvolgendo anche il cuore. Ed è proprio questo l’aspetto più allarmante. Vediamo allora cosa provoca uno shock anafilattico e le terapie più idonee.

Lo shock anafilattico: un tipo particolare di reazione allergica

Donna shock anafilattico

Bisogna distinguere lo shock anafilattico dalle comuni reazioni allergiche. Infatti ciò che caratterizza lo shock anafilattico, rispetto in una normale reazione allergica, è che la reazione immunitaria anomala si verifica entro pochissimi minuti dal contatto con un allergene. Inoltre questo contatto scatena una reazione particolarmente severa. Ecco infatti i sintomi di uno shock anafilattico:

  • Brusco calo della pressione. Questo è il sintomo più importante, provocato dal rilascio di una grande quantità di istamina. L’improvviso calo pressorio genera una perdita di conoscenza, che può condurre il soggetto alla morte.
  • Gravi difficoltà respiratorie. Queste sono per lo più rappresentate da difficoltà a parlare, a respirare e a tossire.
  • Problemi gastrointestinali. Possono comparire diarrea e vomito.
  • Reazioni cutanee. È possibile la comparsa di orticaria, con  prurito e bruciore.

Per quanto riguarda i fattori in grado di scatenare una reazione di questo tipo, ne sono svariati. I più frequenti sono:

  • Punture di insetto. Il veleno inoculato da molti insetti, non solo vespe e api, ma per esempio anche le più “innocue” zanzare, può provocare uno shock.
  • Farmaci. In soggetti predisposti, l’assunzione di farmaci, come ad esempio, gli antibiotici o i fans(antinfiammatori non steroidei), è in grado di scatenare gravi reazioni allergiche.
  • Alimenti. Anche i cibi sono causa di shock anafilattico. Alimenti comuni come la frutta secca, i crostacei e perfino le uova, scatenano reazioni di particolari intensità.

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Che fare?

Il farmaco salvavita, da somministrare in questi casi, è l’adrenalina. Infatti si consiglia alle persone potenzialmente a rischio di reazioni allergiche molto gravi, di portare sempre con sé delle siringhe predosate di adrenalina. Si tratta di fiale di facile utilizzo, per uso intramuscolare.

Dopo l’adrenalina, occorre recarsi in ospedale, dove si somministrano eventualmente l’ossigenoterapia e farmaci come cortisonici e antistaminici.

Ambulanza, shock anafilattico

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