Succhi di frutta: le regole per un consumo sano

Valeria B

Salute e Benessere

Succhi di frutta sì o no: un argomento dibattuto negli ultimi anni. Ecco le regole per un consumo sano.

Un tempo riconosciuti come alimenti sani a prescindere, perché ricchi di acqua, vitamine e altre sostanze nutrienti, i succhi di frutta sono stati consumati a lungo come alternativa alla frutta. In realtà non sono uguali alla frutta intera e soprattutto contengono molto più zucchero. Per questo motivo vanno consumati con moderazione e soprattutto non vanno dati ai bambini nella prima infanzia. Ecco cosa bisogna sapere.

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Succhi di frutta: regole di consumo sano (Foto di Photo Mix da Pixabay)

Succhi di frutta: regole per un consumo sano

L’abitudine di bere succhi di frutta non è così “sana” come molti hanno creduto finora. I succhi, infatti, contengono elevate quantità di zuccheri, quelli della frutta o quelli aggiunti in caso di prodotti industriali, e pertanto possono portare a uno sbilanciamento nella dieta. Un consumo elevato di zuccheri oltre a rovinare la linea è dannoso per la salute, per tutti i motivi che conosciamo: carie ai denti, sovrappeso e obesità, diabete, ecc.

Non vanno consumati come sostituti della frutta perché, anche se contengono vitamine e sali minerali, non hanno le fibre del frutto intero che tanto fanno bene alla nostra salute. Inoltre, a differenza del frutto fresco, non è possibile stabilire quante vitamine e altri nutrienti contenga il succo di frutta, perché molto dipende dalla preparazione del succo e al trattamento della frutta.

Molti succhi di frutta oltre al loro zucchero naturale, il fruttosio, contengono zuccheri aggiunti, additivi, aromi, acidificanti o anche semplice succo d’uva per accentuare il gusto dolce. Si tratta di zuccheri semplici che vanno ad aumentare in modo considerevole calorie che ingeriamo quotidianamente senza che ce ne accorgiamo. Un bicchiere di succo di frutta può contenere fino a 24 grammi di zuccheri.

Per questo motivo bisogna fare molta attenzione al consumo.di succhi di frutta, soprattutto quando si tratta di bambini.

I pediatri sconsigliano i succhi di frutta nella prima infanzia. Nei primi 6 mesi di vita, i bambini dovrebbero bere solo latte, quello materno o quello sostitutivo. Poi, dopo i 6 mesi, si può aggiungere acqua alla loro dieta. In ogni caso, Nei primi 5 anni di vita i bambini dovrebbero bere solo latte e acqua. Sono le indicazioni dei pediatri americani, che sono state accolte anche da quelli italiani.

Dopo i 5 anni, i bambini possono bere i succhi di frutta ma con moderazione, in ogni caso devono evitare bibite gasate e zuccherate. Da preferire sono i succhi fatti in casa, senza zucchero aggiunto.

Le stesse regole valgono più o meno per gli adulti: sì ai succhi di frutta ma con moderazione, tenendo sotto controllo l’apporto calorico complessivo e bilanciando il consumo di zucchero con gli altri nutrienti. I succhi di frutta, poi, non devono mai sostituire il consumo di fritta fresca.

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Succhi di frutta come regolarsi con il consumo (Foto di Awala Micheal da Pixabay)
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