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Pomodori in frigo: cosa fare e cosa non fare

Svariate ricerche scientifiche ci rivelano le ragioni per cui non bisogna conservare i pomodori in frigo ed è meglio tenerli a temperatura ambiente. Scopriamolo insieme.

Dopo aver fatto la spesa, specie durante il periodo estivo, siamo soliti riporre la verdura in frigorifero nel cassetto apposito.

Tuttavia, siamo anche soliti riporre i pomodori nel frigo, il che è poco raccomandabile e ora vi sveliamo il perché.

Infatti, la spiegazione scientifica che viene fornita alla domanda:” Pomodori in frigo: meglio o peggio” è che il freddo rende insipidi questo elemento.

Anche se apparentemente il pomodoro è lucido e brillante, il freddo interferisce con gli enzimi che gli conferiscono il gusto caratteristico.

Sotto i 12° C il pomodoro interrompe il processo di maturazione che gli darebbe più sapore e proprietà nutritive.

Perché non conservare i pomodori in frigo?

Una ricerca proveniente dall’Università della Florida ha dimostrato che i pomodori conservati in frigo a 5° C, dopo 7 giorni perdono una parte delle sostanze che produce il loro aroma.

Se dopo li lasciamo alla temperatura di 20° C per circa tre giorni, queste sostanza sono ormai danneggiate. Un test ha affermato che infatti a queste condizioni tali frutti non sono buoni tanto quanto quelli freschi.

Questo perché dopo 7 giorni i composti volatili, che conferiscono aroma e sapore ai pomodori, si riducono del 70%. Invece, quelli conservati in frigorifero fino a tre giorni non perdono le loro sostanza aromatiche.


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Inoltre, i pomodori in frigo sono molto farinoso, perché il freddo ne altera la consistenza rompendo le membrane del frutto.

Quello che suggeriamo infatti è di tenere i pomodori a temperatura ambiente, in una ciotola in cucina o in un cesto, cercando di consumarli entro una settimana.

Ovviamente ci teniamo a dirvi che il pomodoro non è l’unico cibo che risente delle basse temperature. Esistono numerosi alimenti che non dovrebbero uscire dal frigo, a meno che non siano pronte alla cottura o al consumo.

Tipo tra questi citiamo il latte, lo yogurt e la carne cruda. Ma sopratutto il riso cotto, che non va mai tenuto a temperatura ambiente per evitare che si formino dei pericolosi batteri patogeni gravi per la salute.

Questi accorgimenti ci permettono dunque di prestare molta attenzione riguardo la consumazione di alcuni prodotti, che sebbene ricci di sostanze nutrienti e proprietà, mancherebbero nel portare beneficio al nostro organismo dal momento in cui, l’errata conservazione ne distrugga o alteri le proprietà benefiche.

 

Se siete curiosi di scoprire altro, continuate a seguirci.

 

Angie

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