Salute e Benessere

Come pensano i bambini? Ecco finalmente la risposta della scienza

Un nuovo importante passo destinato in campo scientifico attraverso la realizzazione di un’intelligenza artificiale che ha permesso di scoprire come pensano i bambini durante le prime settimane di vita. Un qualcosa che cambierà definitivamente l’approccio dei genitori ai propri figli.

Imparare a capire o pensare come un bambino è un’attività davvero molto difficile per tutti i genitori, in quanto l’unico obiettivo è quello di trovare il modo di placare la sofferenza del piccolo con vari tentativi in quanto non si riesce a capire quale possa essere la fonte primordiale del problema.

Sulla base di tale motivazione, dunque, un team di esperti scienziati sembrerebbe essere riuscita a trovarne la soluzione perfetta attraverso un’intelligenza artificiale in grado di mettere l’uomo nelle condizioni di capire quale possa essere in modus operandi con il quale il cervello di un neonato si approccia e formula i primi pensieri.

Scoperto finalmente come pensano i bambini

A dell’informazione scientifica troviamo l’arrivo di Plato nonché a un’intelligenza artificiale sviluppata per formulare un pensiero fisico e psichico analogo a quello di un neonato di quattro mesi, basandosi principalmente l’intuizione di basilari principi della fisica in correlazione al mondo che circonda un bambino di pochi mesi e quindi relazionandosi a seconda degli stimoli che solitamente si hanno in questi primi mesi di vita.

L’intelligenza Plato, dunque, è stata messa appunto e studiata da scienziati britannici coordinati dagli Lewis Piloto della DeepMind, ovvero l’azienda britannica affiliata Google che negli ultimi anni si è occupata dello sviluppo di potenti algoritmi di IA come AlphaGo e AlphaFold.

La scoperta che rivoluzionerà il mondo intero

Nel corso degli anni le varie ricerche messe in atto in campo scientifico hanno permesso di individuare quelli che sono i comportamenti che ciclicamente si riproducono nei bambini e negli uomini di tutte le età. In particolar modo, è stato permesso di isolare dei comportamenti specifici che caratterizzano i primi mesi di vita di ogni neonato, motivo per cui adesso l’obiettivo del team di scienziati sopra citati ha deciso di concentrare le proprie attenzioni su quelli che possono essere le reazioni psicologiche innescate in questa fascia delicata di crescita.

Uno scopo che recentemente è stato raggiunto proprio attraverso l’intelligenza artificiale Plato, il quale riproduce il modus operandi quotidiano di un bambino di quattro mesi insieme alle emozioni che vengono innescate dalle nuove scoperte realizzate anche attraverso reazioni psicosomatiche. Un attento studio, quindi, che in futuro potrebbe cambiare radicalmente anche l’approccio dei genitori ai figli permettendogli di capire immediatamente quale può essere il pensiero del neonato e stimolarlo quanto più possibile durante le varie fasi della crescita.

Francesca Guglielmino

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