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Cosa non sappiamo ancora sulla pandemia da covid, ecco le risposte

Ci sono ancora molte informazione di cui non siamo a conoscenza riguardo alla pandemia da covid. Ecco tutte le risposte.

Riguardo alla pandemia da covid, ci sono ancora diverse informazioni di cui molte persone non sono a conoscenza. Per questo può essere utile sapere tutto quello che ancora non si sa sul covid e sulla pandemia in generale.

In questo articolo, vi forniamo tutte le risposte a tutti i dubbi che ancora non sono stati risolti in merito alla pandemia da covid. Si tratta di informazioni molto utili che aiuteranno a fare luce su alcuni punti ancora poco chiari.

Pandemia da covid: ecco tutte le risposte

Tanto per cominciare, al di là di quelle sono le patologie pregresse numero di patologie pregresse, dai dati in possesso emerge che il coronavirus colpisce le persone con età compresa tra gli 80 e i 90 anni. Una piccola percentuale di deceduti, inoltre, presenta un’età intorno ai 60 anni.

Anche se non c’è al momento alcun dato scientifico al riguardo, lo smog sarebbe in grado di favorire l’infezione respiratoria. Di conseguenza, tra le misure di contenimento dovrebbe essere contemplata anche quella di ridurre le emissioni di particolato che, difatti, ridurre i contagi. In riferimento alla pandemia da covid inoltre va detto che è quasi impossibile individuare un numero realistico ed affidabile di quelli che è stato realmente il numero di morti. Molti anziani, difatti, sono deceduti in circostanza anomale e dunque prima di essere sottoposti ad un tampone.

Solo con il tempo dunque sarà possibile raccogliere informazioni più dettagliate su quelle che sono le persone morte e dare vita a stime ufficiali. In merito poi a quella che è la sopravvivenza del virus sulle superfici, ad oggi sappiamo che questo varia dalle superfici. In particolare, può sopravvivere fino a 4 giorni  nel caso del rame, mentre fino a 3 nel caso di plastica e acciaio. In ultima analisi, non si è a conoscenza di quando sia realmente iniziata la pandemia in Italia. Il paziente zero di Codogno, infatti, molto probabilmente non lo è stato realmente. Alcuni esperti ritengono che il virus fosse già in circolazione anche otto settimane prima.

Sabrina

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