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In arrivo stangata sul pane e pasta: ecco gli effetti collaterali della guerra

Gli effetti della guerra tra Russia e Ucraina stanno per colpire anche il nostro Paese: è in arrivo una stangata sui prezzi di pane e pasta. Ecco cosa c’è da aspettarsi. 

L’aumento delle tensioni tra Russia e Ucraina e l’occupazione militare iniziata il 24 febbraio hanno avuto numerosi effetti trasversali che si sono riversati nelle tasche dei cittadini di tutta Europa. Uno tra tutti l’aumento del prezzo di gas e carburante: in questo, purtroppo, il nostro Paese resta ancora fortemente dipendente dalla nazione russa. 

Quello di gas e carburante, però, non è l’unico aumento previsto: secondo gli esperti, infatti, è in arrivo una stangata sui prezzi di pane e pasta. Ecco cosa c’è da aspettarsi secondo gli esperti e come correre ai ripari.

Maxi stangata per pane e pasta: come aumenteranno i prezzi

Russia e Ucraina, al momento coinvolti in scontri senza precedenti, sono tra i più grandi esportatori di grano al mondo. Anche i cereali che ogni giorno vengono portati sulle nostre tavole sono importati da quei Paesi.


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Questo fattore ha portato l’Italia ad essere tra i primi Paesi che subiranno i terribili effetti di questa guerra: l’aumento dei prezzi. Con l’inizio degli scontri, infatti, vi è stata la riduzione degli approvvigionamenti e l’aumento nel prezzo della materia prima.

L’Italia, infatti, anche per la produzione di prodotti tipicamente nostrani importa la materia prima dall’estero e ciò avviene soprattutto per quanto riguarda l’industria alimentare.

Lo scenario previsto per l’aumento dei prezzi

Le tensioni geopolitiche ad Est dell’Europa e l’occupazione militare dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, l’incredibile incertezza dei mercati finanziari e il difficile avvio dei negoziati hanno creato una situazione difficile per il mondo intero.


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A fronte di sanzioni pesanti comminate nei confronti della Russia, restano ancora imprevedibili gli effetti che nei prossimi mesi potranno sperimentare i cittadini di tutta Europa. Uno tra tutti, infatti, è l’aumento dei prezzi: nelle forniture energetiche ma anche, e soprattutto, nel costo delle materie prime.

A causa delle tensioni il mais acquistato dall’Ucraine e in consegna a marzo ha già subito un aumento del 3% nel prezzo; il grano del 6%. Di conseguenza bisogna prepararsi ad un nuovo aumento nei prezzi di pizza, pane, pasta, farina e prodotti affini.

Stessa sorte potrebbe toccare anche agli olii da cucina: Ucraina e Russia sono, infatti, tra i primi esportatori di semi di girasole per la produzione di tali ingredienti. 

Simona

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