Salute e Benessere

Miele ai bambini, non farti ingannare dalle sue proprietà, ecco perché ai piccoli non va dato

Miele ai bambini, non farti ingannare dalle sue proprietà, ecco perché ai piccoli non va dato. Le informazioni utili.

Il miele è un alimento che si consuma come dolcificante oppure da solo, gustandolo al cucchiaio o spalmato sul pane. È un alimento ricco di proprietà nutritive e un vero e proprio toccasana per la salute. Non di tutti però.

Se il miele è buono e salutare, occorre tuttavia fare molta attenzione al suo consumo. Prima di tutto, ha un elevato contenuto di zuccheri e calorie. Dunque andrebbe evitato da chi soffre diabete o glicemia alta e assunto con moderazione da chi è in sovrappeso e da chi segue una dieta ipocalorica. In questi casi, sarà il medico a dare indicazioni sul suo consumo.

Al di là dei consigli sull’assunzione, forse non tutti sanno che in alcuni soggetti il miele va assolutamente evitato perché può essere molto pericoloso, addirittura letale. Stiamo parlando dei bambini piccoli. Ecco perché non bisogna dare loro il miele.

Miele ai bambini: perché ai più piccoli non va dato

Il miele non va dato ai neonati e ai bambini piccoli almeno fino al primo anno di età. Perché può contenere le spore del Clostridium botulinum, responsabili della tossina del botulino che in bambini così piccoli e con il sistema intestinale non ancora sviluppato può causare infezioni gravissime, con danni neurologici fino alla morte.

Nell’attività di raccolta del polline, le apri possono prendere anche le spore del Clostridium botulinum, il batterio che produce la tossina botulinica, un veleno naturale potentissimo. Le spore possono trovarsi ovunque nell’ambiente. Sono presenti nel terreno e nella polvere e su tutte le superfici dove le api possono posarsi.

Raccolte insieme al polline, le spore possono finire nel miele e contaminarlo, anche per anni. Sono infatti molto resistenti, anche alle condizioni ambientali più avverse.

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Il miele contenente le spore del Clostridium botulinum non è pericoloso per gli adulti né per i bambini con l’intestino sviluppato, perché la loro flora batterica è in grado di neutralizzarle ed espellerle dall’organismo.

Non è così per i neonati e bambini piccoli che hanno un intestino praticamente sterile, con una flora batterica non ancora sviluppata e dunque non in grado di affrontare i patogeni.

Se le spore del Clostridium botulinum entrano nel loro intestino possono trovare l’ambiente adatto per trasformarsi in batteri, moltiplicarsi e produrre la tossina del botulino. In questo caso di parla di botulismo infantile, che colpisce i bambini da 0 a 12 mesi e può provocare una paralisi del corpo e respiratoria che può causare la morte per soffocamento.

Meglio dunque evitare di dare il miele ai bambini sotto l’anno di età, e anche oltre, se si vuole essere prudenti. Non è un alimento indispensabile.

LEGGI ANCHE: È difficile scegliere un buon miele, ecco a cosa dovete fare veramente attenzione

Diverso, invece, è il botulismo alimentare dell’adulto. Perché in questo caso la tossina si forma nell’alimento e si viene intossicati dopo averlo ingerito.

Valeria B

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