Salute e Benessere

Long Covid e gli effetti sul cuore, ecco cosa hanno scoperto gli esperti

Uno studio sul Long Covid ha rivelato finalmente tutti gli effetti sul cuore della malattia: ecco a cosa fare attenzione e cosa hanno scoperto i ricercatori. 

La ricerca sul Covid è ancora in corso e gli studi su cause ed effetti dell’infezione si susseguono ormai da due anni. Uno studio recente, infatti, ha evidenziato gli effetti sul cuore del Long Covid, ossia sul lungo periodo. 

La raccolta e l’analisi dei dati si è svolta negli Stati Uniti e, più precisamente, utilizzando i dati messi a disposizione dal Dipartimento degli Affari dei Veterani. Scopriamo insieme cosa è stato evidenziato e quali sono gli effetti del Long Covid sul cuore: bisogna fare attenzione.

Long Covid e cuore: attenti agli effetti dell’infezione

La ricerca in questione si è svolta tra marzo 2020 e gennaio 2021 e ha considerato un campione formato da migliaia di veterani americani ed ex combattenti. In particolare, coloro che erano sopravvissuti almeno per 30 giorni dall’inizio dell’infezione.


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Lo scopo principale, infatti, è stato quello di osservare gli effetti del Long Covid sul cuore: un aspetto davvero fondamentale da considerare. Il campione in questione, infatti, era atto a verificare la situazione degli anziani: la maggior parte dei veterani da cui sono stati presi i dati, infatti, aveva più di 60 anni.

Inoltre ci si è soffermati sui campioni maschili: è dimostrato, infatti, che gli uomini soffrono più pesantemente delle donne le conseguenze del Covid.

Ecco cosa è stato scoperto.

La scoperta degli scienziati su Long Covid e cuore

In generale, gli scienziati hanno notato un aumento del rischio cardiaco e di contrarre almeno 20 patologie a carico del cuore e del sistema circolatorio. Interessate, in questo caso, le persone che avevano contratto il Covid-19.


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Inoltre, tale rischio sale nei confronti di coloro che avevano sofferto gravi sintomi derivanti dall’infezione. Al contrario, è inferiore per gli asintomatici o coloro che hanno avuto sintomi molto lievi.

Infine, l’aumento del rischio cardiocircolatorio è anche a carico di giovani che soffrono l’obesità e che fumano: in tal caso non vi sono differenze con coloro che, invece, sono più anziani.

Simona

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