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Quando è meglio vaccinarsi dopo aver contratto il covid, parla l’esperto

Molte persone si chiedono quale sia il momento migliore per vaccinarsi in seguito alla guarigione dal virus. Scopriamo cosa dice l’esperto in merito.

Il professor Broccolo dell’Università Statale di Milano ha voluto rispondere in merito ad un importante domanda che si pongono molte persone.

Non è ancora chiaro, infatti, quale sia il momento migliore per sottoporsi al vaccino dopo essere guariti dal virus. Ecco tutte le info in merito ad uno dei quesiti più diffusi in questo periodo.

Vaccinarsi dopo aver contratto il covid: ecco quando

In molti si chiedono quando sia più giusto vaccinarsi dopo che si è contratti il virus e si è risultati negativi. A tal proposito, il professor Francesco Broccolo ha dichiarato che coloro che hanno contratto il covid è come se presentassero una protezione maggiore conto il virus rispetto a quanto accadrebbe con il vaccino. Senza contare che, per chi contrae una delle varianti, è possibile raggiungere l’immunità attraverso una sorta di forma aggiornata del virus.

Leggi anche: IN ARRIVO IL VACCINO CONTRO IL COVID TUTTO VEGETALE, SOLO DUE DOSI, AVRA’ MENO EFFETTI COLLATERALI?

In questo caso, è possibile vaccinarsi entro un periodo di tempo non superiore ai sei mesi a partire dalla guarigione. Per quanto riguarda coloro che dovessero contrarre il virus dopo essersi sottoposti alla prima dose, in questo caso sono da considerarsi coperti per circa 4 mesi e non oltre. Se, invece, si dovesse contrarre il covid dopo la seconda dose, è come se avesse già ricevuto il booster. In poche parole, coloro che rientrano nel predetto caso non devono sottoporsi alla terza dose o almeno non hanno motivo di affrettarsi a farla.

Leggi anche: DOPO LA TERZA DOSE ANDREMO VERSO LA QUARTA? E’ MOLTO PROBABILE, LO DICE L’ESPERTO!

Alla luce di quanto appena affermato, secondo il professor Broccolo potrebbe essere utile ricorrere ad i vari test in grado di valutare il numero di anticorpi cosiddetti neutralizzanti che sono in grado di legarsi al virus e impedire di andare ad infettare altre cellule. Così facendo, di fatti, sarà possibile sottoporsi ad una vaccinazione mirata ed efficace che sia in grado di rispondere al meglio alle esigenze del proprio organismo. Ad ogni modo, l’esperto ha voluto pronunciarsi anche in merito alla quarta dose che, in linea con quanto affermato dall’Agenzia Europea del Farmaco, sarebbe più indicata nei paziente con un quadro clinico immunodepresso.

Sabrina

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