Quanto avremo ancora a che fare con la pandemia? La parola all’esperto

Quanto ancora avremo a che fare con la pandemia? La parola all’esperto. Le notizie utili.

Sono ormai due anni che la pandemia di coronavirus Sars-CoV-2 ha colpito l’Italia e il mondo, con un pesantissimo strascico di morti, malati anche di lungo termine e purtroppo effetti devastanti su economia, socialità e salute mentale.

Tutti vorremmo che finisse al più presto, per lasciarci contagi, ricoveri, lutti e perdite dietro le spalle e tornare a vivere più sereni, senza la paura di incontrare gli altri.

Ora, dopo l’esplosione di casi dovuta alla variante Omicron, molto più contagiosa, ma per fortuna con meno ricoveri e decessi delle precedenti ondate pandemiche, grazie a un virus meno aggressivo e soprattutto alla massiccia vaccinazione della popolazione, sono in molti a chiedersi quando finirà.

Quanto durerà ancora la pandemia? Cosa dicono gli esperti

Sebbene i contagi siano in calo, con il superamento del picco di casi di questa ultima ondata di Covid segnata dalla variante Omicron, la pandemia non è ancora finita. Le vaccinazioni sono cresciute parecchio, anche nelle terze dosi, sta cominciando anche il calo dei ricoveri in ospedale per Covid e ci stiamo per avvicinare alla primavera. Tutti fattori che favoriscono una remissione dell’epidemia. Ancora, tuttavia, non dobbiamo abbassare la guardia.

La malattia da Covid può avere conseguenze molto gravi nelle persone non vaccinate e in quelle fragili, purtroppo anche quando sono vaccinate. Mentre i bambini sotto i 5 anni non hanno ancora la protezione del vaccino e tra quelli dai 5 agli 11 anni ad essere vaccinati sono ancora pochi.

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Non possiamo ancora dire se e quando torneremo alla normalità pre-pandemia ma possiamo, e dobbiamo, concederci un cauto ottimismo.

Secondo una previsione di qualche settimana fa del professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano, la pandemia potrebbe durare altri due anni, fino al 2024. Come già aveva anticipato uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature. Un periodo ancora lungo, durante il quale dovremo continuare a prendere precauzioni.

Molto dipenderà dall’andamento della pandemia e dalla diffusione o meno di nuove varianti. Nonostante la vasta diffusione della variante Omicron, nelle ultime settimane la variante Delta non era ancora sparita ed essendo più grave nelle conseguenze è molto probabile che questa variante abbia contagiato le persone finite in terapie intensiva.

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Se la variante Omicron sostituirà completamente la Delta, allora potremo essere più tranquilli poiché Omicron dà una malattia meno grave (anche se può esserlo ancora per i non vaccinati). Come ha spiegato Remuzzi. Una pandemia con effetti meno gravi consentirà di allentare molte restrizioni.