Famiglia

Il vostro cane da solo in casa fa i dispetti? Ecco perché

Molte persone accusano un’abitudine molto fastidiosa del proprio cane che una volta solo in casa tende a fare i dispetti. Scopriamo insieme perché e come intervenire efficacemente.

È di fondamentale importanza insegnare al proprio cane come comportarsi una volta solo in casa. Anche se sembra un’impresa difficile, per riuscirci è sufficiente adottare una serie di accorgimenti che consentono di ottenere risultati davvero eccellenti.

Ecco quali sono.

Cane solo in casa fa i dispetti?

Tanto per cominciare, quando lasciate le prime volte il vostro cane da solo cercate di farlo per brevi intervalli di tempo.

In poche parole, le prime volte che mancate da casa fatelo per un massimo di dieci, quindici minuti.

Quando rientrate, poi, evitate di correre immediatamente dal vostro amico a quattro zampe. Ciò vale anche se comincia a piangere o ad abbaiare. In caso contrario, infatti, instillerete in lui la convinzione che più lo fa e più correte da lui.

Dopo un po’ potete cominciare ad aumentare il tempo durante cui siete via. Una buona idea potrebbe essere quella di sperimentare anche orari diversi in modo tale che si abitui a stare da solo durante ogni momento della giornata.

Quando siete via, inoltre, ricordate di non lasciare a disposizione del cane tutta la casa.

In questo modo, infatti, potrebbe compiere qualche disastro a causa dei tanti stimoli che si troverebbe davanti.

Ricordate, quindi, di chiudere le porte delle stanze e lasciargli aperte quelle del bagno o della cucina.

Tornando al quesito iniziale relativo al perchè il nostro cane ci fa i dispetti quando è solo in casa, iniziamo col dire che si tratta di una convinzione errata.

Più precisamente, bisogna capire che il fatto che metta in atto un dato comportamento non significa che voglia farvi un dispetto. E’ chiaro, infatti, che i cani non sono in grado di ordire un piano di vendetta nei vostri confronti.

Di conseguenza, talvolta è solo una questione di cattive abitudini che richiedono di essere corrette con gli accorgimenti finora elencati.

Se l’impresa dovesse rivelarsi fin troppo ardua, potrebbe rivelarsi una buona idea quella di rivolgersi ad un educatore o veterinario.

Sabrina

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