Salute e Benessere

Il ventilatore fa davvero così male? Cancelliamo ogni dubbio!

Utilizzare il ventilatore quando fuori c’è un caldo intenso fa davvero male o non è pericoloso per la salute? Scopriamo insieme il parere degli esperti.

Quando non si ha la fortuna di possedere un condizionatore in casa, non resta altro da fare se non affidarsi al buon vecchio ventilatore. Questo dispositivo è, in molti casi, l’unico che riesce a creare un pò di fresco in giornate insopportabilmente afose.

Ma il suo utilizzo, soprattutto quando diretto sul corpo, può fare davvero così male come si dice? Gli esperti hanno cancellato ogni dubbio fornendo una valida spiegazione.

In quali casi fa male utilizzare il ventilatore? Il parere degli esperti

Il ventilatore non è in grado di diminuire la temperatura nella stanza ma, grazie all’azione delle pale, riesce a smuoverla creando maggiore movimento e dando la sensazione di frescura.


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Tuttavia, non essendo in grado di diminuire l’umidità percepita, secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il loro impiego è decisamente inutile superati i 32°C.

Quando può essere dannoso?

In alcuni casi, addirittura, il suo impiego può risultare addirittura dannoso. Se puntato direttamente sul corpo, infatti, continuando a stimolare la sudorazione, aumenterà la disidratazione: ciò è pericoloso soprattutto per anziani e bambini.


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Dunque, è necessario sistemarlo sempre a debita distanza in modo che l’azione delle pale non ricada direttamente sul corpo. Questo consiglio vale anche per la notte: molti, infatti, hanno l’abitudine di dormire con questo dispsitivo acceso e puntato addosso.

Il rischio c’è ed è quello di svegliarsi fortemente disidratati, sviluppando sintomi come tosse, mal di gola, crampi, torcicollo, occhi e mucose secche. Arieggiare senza rischio di disidratazione è possibile la notta: basta aprire la finestra e posizionare il dispositivo in modo tale che smuova l’aria, ma lontano dal letto!

Simona

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