Piatti di plastica: quali sono i rischi per la salute?

I piatti di plastica oramai si sa sono nocivi per l’ecosistema dato che contribuiscono all’aumento dei rifiuti. Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Taiwan, i loro danni non riguardano soltanto l’ambiente ma anche la salute, scopriamo perchè.

I piatti di plastica usa e getta, oltre a contribuire all’inquinamento dell’ambiente, possono essere dannosi per la nostra salute. Questo, almeno, è quello che merso da uno studio condotto dai ricercatori della Kaohsiung Medical University di Taiwan.

In particolare, il rischio riguarderebbe quando i cibi caldi entrano in contatto con i piatti di plastica.

Piatti di plastica: i rischi per la salute

Stando a diversi studi le pietanze calde a contatto con la plastica causerebbero un aumento del rischio di sviluppare calcoli ai reni.

Questa circostanza può verificarsi soprattutto nel caso in cui i piatti di plastica presentino la melamina. Questa altro non è che una sostanza che le aziende utilizzano per produrre materiali destinati agli alimenti.

Proprio sul potenziale tossico della melamina, i ricercatori della Kaohsiung Medical University di Taiwan hanno condotto uno studio che ha messo in evidenza un fatto piuttosto allarmante. Secondo l’analisi, i cibi molto caldi favoriscono il rilascio da parte delle stoviglie in melamina di grandi quantità di tale sostanza.

Non solo, oltre ai cibi caldi questa condizione è influenzata anche quando si servono cibi particolarmente acidi.

Alla luce di quanto appena affermato, va detto che ad oggi non sono noti gli effetti dell’assunzione da parte del nostro corpo di melamina sulla salute. E’ pur vero che alcuni studi hanno messo in luce l’incidenza di calcoli renali nelle persone che fanno largo uso di queste stoviglie.

Di conseguenza, sono molti gli esperti che consigliano di evitare l’utilizzo di piatti di plastica, optando per i piatti in ceramica. Questo, infatti, aiuterò a ridurre i rischi che al momento sono ancora in fase di indagine approfondita.