Salute e Benessere

Tumori, una mappa genetica ti dice quali saranno le cellule che si ammaleranno

La scienza fa passi da gigante sulla ricerca dei tumori, a quanto pare una mappa genetica ti dice quali saranno le cellule che si ammaleranno; cerchiamo di capirci di più.

Sappiamo tutti che la scienza é in continua evoluzione, i ricercatori non smettono mai di approfondire gli studi per combattere e dare una cura a tutte quelle malattie che sembrano incurabili. L’argomento in questione di oggi riguarda i tumori, ci sono recenti scoperte che potranno dare una svolta a per combattere una delle malattie più orribili che ci siano.

Secondo i ricercatori una mappa genetica ti dice quali saranno le cellule che si ammaleranno, in modo da intervenire in modo repentino. E se questa fosse la chiave per contrastare e sconfiggere la malattia una volta e per sempre? Andiamo nel dettaglio, cercando di essere più chiari.

Che cos’è una mappa genetica

Innanzitutto, sapere che cos’è la mappa genetica é fondamentale. Quest’ultima chiamata anche mappa di concatenazione o mappa cromosomica è la rappresentazione delle posizioni relative dei geni su una molecola di DNA. Trampite quest’ultima, é possibile esaminare l’organizzazione delle sequenze di DNA in un essere vivente: come si abbinano i geni, la distanza tra loro, la mancanza o l’eccedenza di uno o più di essi ed altri parametri ancora.

Cosa hanno scoperto gli esperti

Grazie alla mappa genetica quindi, é possibile scoprire le diverse mutazioni genetiche tipiche del cancro che a quanto pare sono già presenti in cellule apparentemente sane, evidenziando quindi quali si ammaleranno col tempo. Un metodo assai prezioso per evitare di incombere nella malattia attaccandola prima ancora di insorgere devastando l’organismo. La ricerca é stata guidata dall’Università di Oxford e l’Istituto Tecnologico Reale (Kth) di Stoccolma, andando a studiare a fondo ogni singola cellula dalla nascita, alla crescita e nella eventuale mutazione in cellule malate. L’unica pecca, é che purtroppo effettuare un’analisi di questo tipo che avviene effettuando un semplice prelievo di sangue, fornisce solo dati istantanei e parziali sull’origine delle cellule tumorali.

I ricercatori assicurano

La ricerca non si ferma, perché gli esperti Grazie ad una tecnica chiamata trascrittomica spaziale, studiano un modo per ottenere risposte più dettagliate e significative sulla mutazione delle cellule, senza rompere il tessuto che viene esaminato. In conclusione possiamo essere certi che quindi la ricerca non finirà mai di sorprenderci e grazie a continui studi approfonditi, la malattia sarà sempre più debole e possibile da sconfiggere, prima ancora di nascere. Sappiamo di certo che molte mutazioni che pensavamo fossero solo collegate al cancro, il realtà sono presenti in tessuti benigni e questo é fondamentale per effettuare esami di prevenzione. Questo aiuta inoltre secondo il parere degli esperti a trattare in modo differente anche quali parti del cancro devono essere trattate con specifiche ed efficaci cure.

Italia Murolo

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