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Ecobonus auto, sono stati inclusi altri beneficiari, vediamo se ci sei anche tu tra gli inclusi

In materia ecobonus auto, si è proceduto all’ampliamento della platea di beneficiari: scopriamo insieme se ci sei anche tu tra questi.

L’Ecobonus auto è stato introdotto dall’ormai ex Governo Draghi e consente di usufruire di incentivi per l’acquisto di vetture a bassa emissione di Co2. Per di più, si è deciso di intervenire ampliando la platea di soggetti a cui rivolgere il beneficio in questione.

Ciò detto, scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sull’ecobonus e in particolar modo su quelli che sono i beneficiari identificati dal Governo.

Ecobonus auto: ecco quali sono gli altri beneficiari inclusi nella misura

L’Unrea, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri ha chiesto a partire dalla sua introduzione l’ampliamento della platea dei beneficiari dell’Ecobonus. Con un nuovo Dpcm, si è deciso di accogliere tale richiesta e allargare il parterre dei soggetti che potranno usufruire degli incentivi per l’acquisto di auto a basse emissioni.

Nello specifico, sarebbero incluse anche le società di noleggio e quelle che hanno a disposizione un insieme di veicoli per i propri dipendenti. Per l’Unrea, tal e iniziativa ha il pregio di portare avanti il processo di transizione ecologica evitando discriminazioni tra i consumatori. A questa iniziativa va inoltre aggiunta quella consistente nello stanziamento di punti di ricarica privata. Questi, in particolare, rappresentano uno strumento indispensabile affinché il mercato dello auto elettriche possa decollare.

Va detto, oltre a ciò, che l’Unione che si è fatta portavoce di questa richiesta ha voluto sottolineare un aspetto negativo di questo intervento da parte del governo. Quest’ultimo, infatti, ha deciso di scegliere la strada del Dpcm che sicuramente presenta tempistiche decisamente più lente rispetto a quella di cui godono i provvedimenti contenuti all’interno del Decreto Aiuti bis. A tal proposito, quindi, l’Unrea ha fatto sapere di auspicarsi che non si verifichino rallentamenti riguardanti l’intervento finora in esame e dunque che i tempi di attuazione siano ridotti affinché gli altri beneficiari designati possano cominciare a usufruirne. Ciò detto, non resta che augurarsi che tale richiesta sia accolta dal governo dimissionario di Mario Draghi per evitare ritardi che di certo non fanno bene al processo di transizione ecologica.

Sabrina

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