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Omicron: ancora mascherine obbligatorie e richiesta di greenpass, ecco dove accade

Continua a persistere l’obbligo di mascherine e la richiesta di greenpass a causa di Omicron: ecco in quale Paese le restrizioni continua a rimanere.

In questi giorni si sta assistendo ad una crescita delle reinfezioni  da Omicron e questo ha spinto alcuni Paesi a mantenere alcune restrizioni come, ad esempio, l’obbligo di mascherine come anche la richiesta di greenpass. A tal proposito, dunque, è bene sapere qual è la situazione in Europa.

Ciò detto, ecco tutto quello che c’è da sapere in merito alle restrizioni persistenti in alcuni Paesi per contrastare gli aumenti dei casi reinfezione da Omicron. Molte persone, infatti, non hanno ancora chiaro quali siano le restrizioni attualmente in atto nei vari paesi europei per questo in questo articolo vi forniamo tutte le indicazioni necessarie Paese per Paese.

Omicron: ecco le regole in Europa su mascherina e green pass

Iniziamo col dire che nella gran parte dei Paesi dell’UE si è proceduto con la rimozione delle restrizioni nonostante l’aumento dei casi. In Francia, ad esempio, il Governo ha deciso di sospendere l’obbligo di green pass tuttavia continua consigliare l’impiego della mascherina nei luoghi particolarmente affollati. In caso di positività, inoltre, bisogna rispettare l’isolamento di 7 giorni che può essere ridotto a 5 in caso di tampone negativo.

La Spagna, invece, è uno di quei Paesi in cui la mascherina resta obbligatoria solo sui mezzi pubblici. in caso di positività, inoltre, il Governo consiglia l’isolamento e di evitare luoghi particolarmente affollati nonché di indossare la mascherina FFP2. Il Regno Unito dal canto suo ha deciso di abolire le restrizioni anticovid. Le autorità sanitarie inglesi raccomandano solamente di evitare il contatto con le persone per almeno cinque giorni nel caso di positività. L’isolamento dunque non è affatto obbligatorio.

In Germania, infine, l’obbligo di mascherine FFP2 resta sui trasporti pubblici, all’interno degli ospedali. In presenza di tampone positivo bisogna sottostare ad un isolamento di soli cinque giorni a patto che il tampone risulti negativo. Dopo due anni di pandemia, le restrizioni sono senza dubbio state allentate, tuttavia, l’allerta deve continuare ad essere massima dal momento che il virus non è stato ancora debellato.

Sabrina

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