Salute e Benessere

Infleunza 2022, finalmente una buona notizia che riguarda i dati e i tempi

Se l’ondata di Covid non sembra arrestarsi, una buona notizia riguarda l’influenza: ecco tutto quello che c’è da sapere sul virus influenzale nel 2022.

Le notizie riguardanti il Covid non sembrano essere rassicuranti: con nuove varianti all’orizzonte e severi lockdown in alcuni Paesi asiatici, il virus non sembra arrestarsi ancora. Una buona notizia, al contrario, riguarda invece l’influenza 2022: quella che, di solito, colpisce grandi e piccini nei mesi autunnali e invernali. 

Ecco di quale buona notizia si tratta e quali sono i dati e i tempi ad essa concernenti: finalmente si potrà tirare un sospiro di sollievo!

Una buona notizia per l’influenza 2022: ecco di cosa si tratta

Anche se se ne parla poco, ogni anno i vari virus influenzali colpiscono milioni di persone nel nostro Paese. Si tratta delle classiche influenze stagionali che costringono a casa per qualche giorno bambini e lavoratori. 

Ebbene si, almeno per quest’anno il picco è stato raggiunto e i casi sono in forte diminuzione. A rilevare questo andamento è stato il nuovo bollettino Influnet dell’Istituto Superiore di Sanità. Secondo tale bollettino, infatti, l’incidenza dei casi sarebbe in forte diminuzione con una riduzione dei contagi nella fascia d’età sotto i 5 anni. 

Scopriamo nel dettaglio la situazione nelle Regioni.

La situazione nelle Regioni

In tutte le Regioni italiane, i vari virus influenzali hanno raggiunto il picco e i casi cominciano a scendere. L’incidenza registrata, al momento del picco è di 4,6 casi per mille assistiti: dei numeri buoni rispetto a quanto registrato negli anni scorsi. 

Infatti, quest’anno Valle d’Aosta e Calabria non hanno attivato la sorveglianza Influnet. Nelle Regioni che, invece, l’hanno fatto, nella quattordicesima settimana di sorveglianza virologica, un decremento dei casi è stato registrato.

Nel complesso, dall’inizio della stagione 2021/2022, sono stati identificati 1.486 virus influenzali di tipo A e 5 di tipo B. Ovviamente, per quanto riguarda alcune Regioni e i dati da esse inviati, Influnet informa che i dati potrebbero non essere accurati a causa delle scarse notizie ricevute da medici di base e pediatri. 

Simona

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