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Bonus e cessione del credito, lo stop dell’Agenzia delle Entrate: destinatari e soluzione

La cessione del credito, in alcuni casi, ha ricevuto lo stop dell’Agenzia delle Entrate. Questo provvedimento, però, non riguarda tutti: sono pochi i destinatari alla ricerca di una soluzione.

La cessione del credito legata ai vari bonus edilizi è un’opportunità imperdibile e molto conveniente per coloro che hanno deciso di beneficiarne. Tuttavia, il quadro normativo legato ad essa è abbastanza instabile. Negli ultimi tempi, infatti, c’è stato abbastanza movimento: ad esempio, le cessioni multiple prima sono state bloccate e poi reintrodotte nuovamente.

Adesso, invece, un ulteriore stop alla cessione de credito arriva dall’Agenzia delle Entrate, ma solo per pochi destinatari. Essi, al momento, sono alla ricerca di una soluzione. Scopriamo insieme di cosa si tratta, chi sono i destinatari in pericolo e come è possibile risolvere questa situazione.

Stop alla cessione del credito: l’Agenzia delle Entrate la blocca a pochi destinatari

L’Agenzia delle Entrate, negli ultimi giorni, sta bloccando le cessioni del credito riguardanti le case considerate a rischio. Il Fisco, dunque, sta chiedendo agli intermediari i necessari documenti a supporto: chi non li presenta sta vedendo la lenta cancellazione delle operazioni edili.

In base a questa procedura, l’Agenzia delle Entrate prima effettua una regolare comunicazione; successivamente chiede alcuni documenti che devono essere necessariamente consegnati entro un termine di 5 giorni. Infine, in caso di mancata risposta, “la comunicazione verrà considerata non effettuata“.

Tali lettere arrivano pochi giorni prima della scadenza del 29 aprile: in tale data è fissato il termine ultimo entro cui cedere i crediti ottenuti in merito alle spese 2021.

Quali sono i documenti richiesti

I documenti richiesti sono quelli che devono essere visionati per l’ottenimento del visto di conformità. Tra di essi figurano:

  • Il visto di conformità;
  • L’asseverazione di efficienza energetica;
  • Le fatture relative ai lavori e alle spese pagate per il rilascio del visto di conformità, delle attestazioni e delle asseverazioni;
  • La Cila;
  • La polizza assicurativa stipulata dai tecnici asseveratori.

Ovviamente, si tratta di documenti che spesso vengono archiviati dalle piattaforme per la cessione dei crediti e che, comunque, non sono impossibili da reperire. Tuttavia, il problema sono i tempi: reperire questi documenti in soli cinque giorni sembra, invece, molto difficile. 

Simona

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