Salute e Benessere

Omicron 2, la nuova variante dominante: ecco come distinguerla

Una nuova variante di Covid-19 è stata individuata e ha cominciato a diffondersi anche nel nostro Paese, si chiama Omicron 2: ecco come fare per distinguerla dalle altre.

Poco tempo fa è stata individuata una nuova ennesima variante del Covid-19, la cosiddetta “Omicron 2”. Questa nuova variante, che presenta quasi le stesse caratteristiche di Omicron, ha cominciato a diffondersi nel nostro Paese fino a diventare la variante dominante. 

Imparare a distinguerla dalle altre varianti è fondamentale, soprattutto per carpirne i sintomi e capire come fare ad evitare la trasmissione. Scopriamo insieme quali sono i suoi tratti distintivi principali.

Omicron 2 è la variante dominante: ecco per quale motivo

Ormai, è lampante che la variante dominante in Italia sia Omicron, ma non solo: a caratterizzare la maggior parte dei contagi negli ultimi tempi è una sua sotto-variante. Parliamo di Omicron 2, che si distingue dalla principale per una maggiore severità dei sintomi. 

Chi contrae questa sotto-variante, dunque, non solo è esposto a sintomi molto più gravi e pesanti, ma anche ad una maggiore contagiosità e trasmissibilità del virus.

In questo caso, l’efficacia del vaccino per prevenire la malattia è circa del 76% nei vaccinati con ciclo completo dai 90 ai 120 giorni. Tale percentuale scende al 73% nel caso in cui le dosi siano state somministrate da meno di 90 giorni. Infine, i soggetti vaccinati anche con booster, hanno una protezione pari al 91%.

Questi sono i dati emersi dall’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità.

Quali sono i sintomi principali

I sintomi principali di Omicron 2 sono un pò più severi rispetto a quelli che siamo abituati a vedere con Omicron. Perlopiù si parla di naso che cola, mal di testa, stanchezza e spossatezza, dolori muscolari, starnuti, mal di gola e in alcuni casi anche diarrea. 

Il problema è che, come la variante principale, anche i sintomi di Omicron2 qualora dovessero essere più lievi, possono essere confusi con un banale raffreddamento. Ad ogni modo, il periodo di incubazione previsto è di soli 3 giorni e la malattia, in totale, ne dura dai 5 ai 7. 

Simona

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