Salute e Benessere

Uno degli effetti del Covid è come quello della chemioterapia: l’inquietante scoperta

Scoperto un nuovo ed allarmante sintomo registrato in un importante campione di pazienti che ha recentemente sconfitto il Covid-19, un sintomo che spesso si è registrato anche in malati oncologici che hanno effettuato la chemioterapia.

Il Covid-19 continua ad essere una problematica reale con la quale fare i conti, nonostante siano trascorsi due anni dall’avvio della pandemia e la campagna vaccinale abbia avuto dei risvolti assolutamente positivi. Nel corso delle ultime settime nuovi studi scientifici effettuati su campioni di pazienti che hanno dovuto fare i conti con il virus hanno permesso di scoprire un nuovo effetto sul corpo lasciato dal Covid.

Si tratta di una scoperta scientifica che ha lasciato i pazienti a bocca aperta, trattandosi di una conseguenza che già in passato si è manifestata ai pazienti oncologici che effettuano la chemioterapia. Ecco di cosa si trattata.

Le conseguenze del Covid-19

Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, nel corso degli ultimi due anni l’attenta attività svolta da medici e scienziati ha permesso di scoprire molti dei nuovi sintomi che accompagnano il contagio da Covid-19, il Long Covid e anche le conseguenze che questo lascia nel nostro corpo dopo la negativizzazione dal virus in questione.

Secondo quanto reso noto anche dal Corriere della Sera, sono numerosi i pazienti che dopo il Covid-19 hanno sviluppato “la nebbia mentale”. Si tratta di un qualcosa che si presenta solitamente ai pazienti oncologici e caratterizzata da sintomi come la sensazione di confusione e smarrimento, difficoltà a concentrarsi, lentezza nell’elaborare i pensieri e problemi di memoria.

I sintomi analoghi a quelli della chemio dopo il Covid

A commentare la scoperta messa in atto dall’università di Oxford, la quale ha effettuato uno studio su 785 pazienti, è stata la dottoressa Valentina Di Mattei docente presso le facoltà di Psicologia e Medicina all’Università Vita-Salute San Raffaele.

La dottoressa Di Mattei, quindi, circa lo studio effettuato ha dichiarato: “Ad oggi i meccanismi che collegano il virus con la manifestazione di nebbia cognitiva non sono del tutto noti. La maggior parte degli studi condotti finora è ‘piccola’, riguarda cioè poche persone, e i dati sono preliminari: come per tutto ciò che riguarda Covid e le sue conseguenze a lungo termine, abbiamo ancora tante domande e poche risposte”. Infine: “Non ne sappiamo abbastanza per poter trarre delle conclusioni definitive. Certo è che, come quest’ultimo studio su Nature, anche altre indagini hanno ormai rilevato similitudini tra la nebbia cerebrale post Covid e i sintomi sperimentati dai pazienti che fanno chemioterapia per il cancro”.

Francesca Guglielmino

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