Salute e Benessere

Ecco perche non dovreste abusare del tonno in scatola, incredibili gli effeti sul nostro copro

Se vi state chiedendo quali siano gli effetti del mangiare tonno in scatola sul corpo, in questo articolo vi spighiamo perchè non dovreste abusarne.

Gli amanti del tonno in scatola sono tanti, ma non tutti ne conoscono gli effetti collaterali sull’organismo. Perciò può essere utile capire quali sono e soprattutto come comportarsi per evitare di esserne soggetti.

Esiste, in particolare, un pericolo che troppo spesso viene sottovalutato o addirittura ignorato da chi consuma il tonno che viene conservato in scatola. Scopriamo insieme di quale si tratta.

Tonno in scatola: ecco perchè il suo consumo va limitato fortemente

Prima di svelarvi quale sia il rischio derivante dal consumare l’alimento in esame, va detto che si tratta indubbiamente di un alimento particolarmente pratico che consente di beneficiare di un buon quantitativo di proteine senza per questo doversi mettere ai fornelli.

Sottolineato questo aspetto di non poco conto, il pericolo di cui si parla è dato dalla presenza di mercurio. In particolare, questa sostanza risulta essere particolarmente dannosa per la salute dell’uomo. Ogni tipologia di prodotto presenta un quantitativo di mercurio che si presenta talvolta più elevato tal altre meno.

Ciò detto, gli effetti sull’organismo possono essere anche molto gravi tanto da doverci spingere a limitare fortemente l’alimento in esame.

A tal proposito, diverse ricerche scientifiche hanno messo in luce che il mercurio si deposita nell’ambiente mediante le diverse attività produttive messe in atto dall’uomo. Di conseguenza, finisce per depositarsi anche nelle acque entrando a far parte dei microorganismi acquatici che lo tramutano in una variante tossica che prende il nome di metilmercurio che si accumula all’interno del pesce che consumiamo.

Ciò detto i sintomi di un abuso di questa sostanza possono essere diversi tra cui:

  • prurito dita mani e piedi;
  • debolezza muscolare;
  • problemi di coordinazione;
  • disturbi del linguaggio e dell’udito;
  • visione periferica ridotta.

La pericolosità peraltro è maggiore nelle donne in dolce attesa dal momento che la sostanza in questione può finire per determinare danni al sistema nervoso centrale dei futuri nascituri.

Alla luce di quanto appena detto, duqnue, è bene limitare fortemente il consumo di questo alimento, consumando massimo una scatoletta di tonno a settimana.

Sabrina

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