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Autismo non solo non e uguale per tutti, la nuova scoperta ha lasciato tutti senza parole

Troppo spesso si è convinti che l’autismo sia un disturbo che genera i medesimi sintomi per tutte le persone che ne soffrono. In realtà si tratta di una convinzione errata: a confermarlo è stato uno studio condotto dai ricercatori della Stanford University School of Medicine.

L’autismo è un disturbo che va ad influire sulla capacità di relazionarsi e comunicare con le persone e più in generale il neurosviluppo. In particolare, le persone che ne sono affette sono soliti ripetere in maniera maniacale gli stessi comportamenti e limitano il loro interesse ad un gruppo molto ristretto di cose.

Uno studio inglese ha voluto approfondire nel dettaglio il disturbo in esame arrivando ad una importante scoperta secondo cui i sintomi sono diversi da persona a persona. Scopriamo insieme in che modo si è aggiunti a questa conclusione e soprattutto perchè è così importante.

Autismo: ecco l’incredibile scoperta che apre la strada a nuove terapie

Allo studio hanno preso parte oltre 700 bambini tra maschi e femmine.  In particolare, dal test pubblicato sul British Journal of Psychiatry si è giunti alla scoperta che in base al sesso possono cambiare i sintomi e le manifestazioni di tale disturbo.

Nelle donne, di fatti, è stata registrata una probabilità inferiore di ben 4 volte di essere affette dal disturbo in esame rispetto che negli uomini. Non solo, coloro che ne sono affette tendono a presentare sintomi più lievi, non a caso, talvolta può trascorrere molto tempo prima di riuscire a giungere alla diagnosi di autismo. In riferimento agli uomini invece questi sembrerebbero avere sintomi più pronunciati e in particolare a presentare difficoltà nel linguaggio più accentuate oltre che una certa ripetitività nei movimenti.

Alla luce di quanto appena detto, sono auspicabili nuovi e ulteriori studi che possano aiutare ad approfondire la questione di stringente importanze per molte famiglie che si trovano giorno ad assistere cari affetti da autismo senza sapere bene quali sono gli interventi più indicati per il loro caso. Quella appena descritta, di fatti, risulta essere una scoperta davvero centrale che apre la strada a possibili nuove terapie per contrastare i sintomi legati al disturbo.

Sabrina

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