Salute e Benessere

Bambini con il Covid, la causa del contagio non è la pandemia, ma tutt’altro: cosa dicono gli esperti

I casi di contagio da Covid-19 tra i bambini sono in aumento e spesso le cause non sono note o quelle che si attenderebbero. Qual è il motivo per cui si ammalano così tanti piccoli?

Bambini foto creata da DCStudio – it.freepik.com

Sono in aumento i casi di contagio da Covid-19 tra i più piccoli e a causare la malattia sono spesso cause di non facile comprensione. La metà di loro, tra quelli ricoverati, ha meno di 3 mesi d’età. E’ stato riscontrato che questi bambini hanno madri non vaccinate.

Secondo Andrea Campana, responsabile del Centro Covid dell’ospedale Bambin Gesù di Palidoro, il virus sta diventando una malattia pediatrica che interessa un quarto della popolazione infantile, anche se lo stato di salute della maggior parte dei bimbi infetti non è grave da richiedere un ricovero. I numeri sono nettamente in aumento rispetto i mesi precedenti, i dati parlano chiaro: i malati sono il 25% rispetto all’1% di marzo 2020. Cosa si può fare per proteggere i bambini?

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Come proteggere i bambini dal Covid

Bambini con il covid

Secondo Campana, per proteggere i più piccoli è necessario vaccinarli:

I bambini di pochi mesi positivi al Covid sono principalmente figli di mamme non vaccinate, perché la vaccinazione in gravidanza non è partita come ci aspettavamo” –  sottolinea il responsabile del Centro Covid dell’ospedale Bambin Gesù di Palidoro – “Eppure ora sono tanti mesi che le indicazioni raccomandano il vaccino in gravidanza, più recente è quella che le raccomanda anche nei primi tre mesi“.

Tra i bimbi ricoverati, molti hanno meno di 12 anni, la metà ha meno di tre mesi. Le loro condizioni non sono preoccupanti, ma non è ancora chiaro cosa comporti la variante Omicron per il loro stato di salute per la sua contagiosità. I sintomi più rilevanti sono di carattere cardiaco, gastrointestinale, polmonare, ematologico, a cui si aggiungono convulsioni per febbre alta e persistente.

I dubbi maggiori derivano anche dalle feste in corso, in cui sono frequenti i momenti di aggregazione in famiglia: “Molti bambini arrivano sintomatici e continuiamo a seguirli a casa. Al momento abbiamo circa 2 ingressi al giorno, ma è presto per capire quanto gravi saranno gli effetti dei festeggiamenti del Natale e del Capodanno“.

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Piera Feduzi

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