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Ritardo del linguaggio e alimentazione: cosa hanno in comune

Gli esperti da tempo pongono l’accento sull’importanza dell’alimentazione nell’ambito di alcuni disturbi del linguaggio. Scopriamo insieme qual è la correlazione tra alimentazione e ritardo del linguaggio.

Da anni oramai gli esperti che operano per risolvere il ritardo del linguaggio evidenziano l’importanza dell’alimentazione tra le cause che possono favorire l’insorgere di eventuali disturbi.

Scopriamo insieme cosa dicono gli esperti in merito all’insorgere di disturbi del linguaggio e il modo in cui si alimentano i bambino.

Ritardo del linguaggio: cosa c’entra l’alimentazione

Secondo logopedisti e psicologi, il modo in cui il cibo è fatto e, dunque, la sua consistenza e tipologia, può influenzare in maniera determinante lo sviluppo delle capacità orali del bambino.

Di conseguenza, durante la fase di crescita, diventa molto importante proporre al bambino cibi dalla diversa consistenza passando da un tipo di alimentazione liquida ad una solida per poi arrivare a quella solida.

Con l’avanzare dell’età, anche il modo di deglutire cambia perfezionandosi. Proprio sull’attività di deglutizione possono influire molto l’uso prolungato del ciuccio e del biberon, favorendo l’insorgere di eventuali malocclusioni che devono essere adeguatamente trattate dal dentista.

Di conseguenza, diventa molto importante, abbandonare l’uso del biberon nona appena il bambino diventa capace di bere da solo dal bicchiere e del ciuccio quando acquisisce nuove autonomie al momento di andare a dormire.

In particolare, l‘uso del ciuccio non dovrebbe avvenire al di sopra dei tre anni poiché questo favorirebbe disturbi del linguaggio che richiedono l’intervento di una figura specializzata quale può essere il logopedista. Prolungare l”utilizzo di questi dispositivi determina un cambiamento dell’assetto della bocca sia dal punto di vista fisico che del linguaggio.

Ciò detto, gli esperti consigliano di abbandonare sia il biberon che il ciuccio in modo tale da prevenire in maniera efficace l’eventuale comparsa dei disturbi descritti fino ad ora.

Sabrina

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