Cucinare la pasta senza che questa venga messa sul fuoco non è del tutto impossibile, a dimostrarlo è stato il premio Nobel Giorgio Parisi… ecco come poter realizzare tutto ciò.
Una vera e propria rivoluzione che potrebbe cambiare completamente il modo di intendere la cucina e anche il risparmio energetico per tutti gli italiani, una notizia che subito ha fatto il giro del web e che è stata lanciata proprio dal premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi.
La pratica di cucinare la pasta senza tenere costantemente la pentola sul fuoco appartiene ad una metodologia di preparazione degli alimenti risalente a diversi decenni fa, ma che oggi torna con prepotenza nella quotidianità di numerose persone che stanno cercando in ogni possibile modo un risparmio nelle loro bollette mensili.
Come Cucinare la pasta senza fuoco?
La risposta a questa domanda è davvero molto semplice dato che per realizzare la pasta senza fuoco basterà mettere in atto alcuni piccoli escamotage.
In particolar modo ciò che viene richiesto è di portare l’acqua ad ebollizione dentro ad una pentola, lasciarla sul fuoco per altri 3 o 4 minuti prima di inserire la pasta che intendiamo cucinare.
Successivamente, sarà necessario chiudere il coperchio e lasciare la nostra pasta dentro la pentola per circa 8 minuti per poi poter deliziarci del piatto che avevamo intenzione di degustare.
Il consiglio del premio Noble
L’escamotage sopra indicato ma si rivela utile in termini di risparmio energetico e di quantitativo di gas consumato all’interno di ogni abitazione, un’azione che una volta sommata nel quotidiano si trasforma in una somma considerevole sulla bolletta.
A confermare quanto detto è stato anche il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi che in un post pubblicato recentemente nella sua pagina Facebook ha condiviso il seguente messaggio rivoluzionario:
“La cosa più importante è tenere il coperchio sempre, il calore si perde moltissimo per l’evaporazione. Dopo che bolle la pasta io metto il gas minimo, minimo, in maniera che bolla senza consumare gas… Ovviamente, in questo modo, si consuma ancora meno e penso che la pasta si cuocia lo stesso. In fondo la pasta si cuoce bene anche in montagna con l’acqua che bolle a 90 gradi. Il coperchio è fondamentale”.